lunedì 14 giugno 2010

"SON STUFADIZA" LETTO DA ILENIA MARIN

Ci sono parole che imprigionano, ti ingarbugliano pensieri ed emozioni e non ti lasciano andare finché non sono entrate dentro di te.
Questo è l'effetto che ha provocato su di me il libro di Barbara Grubissa.
In un momento come il nostro in cui l'essere sani, dritti, belli, fisicamente e mentalmente prestanti è l'unica maschera che ci è consentito indossare, lo sguardo obliquo, sghembo e "stufadizo" di Grubissa ci accompagna verso un altro mondo, forse meno appariscente, sicuramente più autentico e reale.
Quanto amore e quanta cura in queste parole, quanta vita vissuta in profondità.
Quanta poesia.

Ilenia Marin


Ilenia Marin è nata a Valdobbiadene (Tv) nel 1974. Dal 2003 è dottore di ricerca in Italianistica. I suoi interessi riguardano principalmente la memorialistica e la letteratura di viaggio. E' curatrice dei diari di Biagio Marin (La pace lontana, Gorizia, LEG, 2005), fa parte del comitato editoriale di "Studi Mariniani" e del volume Cervelli in gabbia. Disavventure e peripezie dei ricercatori in Italia edito da Avverbi nel 2005.

1 commento:

  1. è verissimo... la grubissa ci avvicina "all'umanità" del malato....bellissimi i dialoghi e la confidenza con la madre. ci fa fare i conti con i nostri pregiudizi
    sara

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